Sono passati 14 anni da quel 5 maggio in cui un terremoto mi ha trovato impreparato, senza riparo, impotente. In seguito, una sfera protettiva mi ha permesso di continuare a percepire la realtà senza doverci entrare in contatto diretto; quella barriera mi ha salvato perché senza, tutto sarebbe stato insopportabile.
Con il tempo la sfera si è dissolta, mentre la mia vita ha preso direzioni inaspettate e meravigliose.
All’inizio è stata la voglia di fissare il ricordo di un’amicizia a farmi immaginare i personaggi di Maja e di Dafne. Volevo scrivere un libro, ma la mia disattenzione, la mia scarsa predisposizione a memorizzare regole sintattiche e grammaticali e la mia acclarata negligenza verso progetti e pianificazioni, mi hanno più volte ricordato di non essere all’altezza di un compito così importante. Tuttavia, Dafne e Maja erano diventate un’ossessione e mentre su dei fogli scrivevo decine e decine di volte parole come bistrattare, sbavatura e squinternato, su un file word del mio computer prendevano forma Le mirabolanti e fantasmagoriche (dis)avventure di Maja e Dafne e delle loro affezionatissime amiche. Il libro è da tempo concluso e decanta in un cassetto di uno dei miei hard disk, nel frattempo, però, la mia passione per la fotografia, il mio amore per l’immagine in movimento e il desiderio di continuare a scrivere le storie di Maja e Dafne, mi hanno fatto realizzare questo atipico blog.
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Ma adesso basta con le spiegazioni. Ho davvero scritto troppo; non mi resta che augurati buona lettura, buona visione e buon viaggio in questo universo fantastico.
