Il letto

Giufà è un gran dormiglione. Se fosse per lui passerebbe il tempo a dormire.

Se ne starebbe sempre a letto avvolto da calde coperte insieme a tre o quattro delle sue affezionatissime gatte. Quello che non sopporta, soprattutto al mattino, sono i rumori. Delle sveglie, delle campane, dei galli che cantano, degli arrotini che urlano al megafono e del citofono suonato dai testimoni di Samporia. Si sveglierebbe all’ora di pranzo ogni giorno, ma… da quando Maja è partita non può più farlo. Ha iniziato a lavorare. Per non deludere Mastro Tonio si alza all’alba, suo grande amico, nonché datore di lavoro.
Così, la sera, quando torna a casa, si mette il suo pigiamone di pile, posiziona bene il cuscino, acchiappa una gatta, l’abbraccia e aspetta solo di addormentarsi. Il suo sogno? Un mondo senza sveglie, senza campane, senza arrotini e senza testimoni di Samporia.

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