È mattina a Roma. Non troppo presto. Sono le 11. Maja, Dafne, Lona e Mona sono pronte per partire alla volta di Napoli. Per l’occasione Lona e Mona hanno noleggiato una macchina, la W200. Un’autovettura sportiva color turchese capace di raggiungere la velocità di 300 km orari. Questo gioiello della tecnologia è fabbricato nel Paese dalle Due Metà: il Nord e il Sud.
Maja è euforica. Non sta nella pelle. Vuole assolutamente provarla.
Le 4 amiche caricano i bagagli, verificano il funzionamento della strumentazione elettronica di bordo e iniziano il viaggio. Tangenziale, raccordo urbano, A24 e, poco dopo Ponte di Nona, il bivio per l’A1. La macchina è comoda; dispone di sensori che avvisano se si sta per sbandare o se ci si sta avvicinando troppo alle altre automobili. Può anche guidare da sola!
Maja ne approfitta e si addormenta per alcuni lunghi tratti. Deve solo tenere il piede pigiato sull’acceleratore. Lo fa, ma non riesce a dosare la pressione e raggiunge la velocità di 200 km orari!
Purtroppo per lei, i Tutor, giganti che vivono lungo l’autostrada, detestano l’alta velocità. Ogni volta che qualcuno gli sfreccia accanto a più di 130 km/h, fotografano il numero di targa della vettura e incaricano l’amministrazione autostradale di far recapitare a casa delle autiste e degli autisti un’onerosa ingiunzione di pagamento per disturbo alla quiete pubblica.
Alle 12.30, in largo anticipo sulla loro tabella di marcia, le 4 sono già giunte a destinazione. Sono a Piazzetta Mondragone, a Chiaia uno dei più caratteristici quartieri di Napoli. Scendono dalla vettura. Contente di essere arrivate presto, ma ancora ignare della sorpresa che le aspetterà al loro ritorno.