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Alto Sangro

alto Sangro

Re Giorgio viveva a Napoli alla fine del ‘800. In quegli anni era stato aperto il collegamento ferroviario Sulmona-Isernia che, tra le numerose stazioni di sosta, annoverava anche quella di Roccaraso.
Un lunedì di fine febbraio, il sovrano, appassionato di sport invernali, mise da parte i suoi impegni e si recò con il treno a visitare la caratteristica cittadina dell’Alto Sangro.
Uscito dalla stazione si trovò davanti uno spettacolo straordinario: per le vie c’era un brulicare di attività, alberghi in costruzione, novelli sciatori alle prese con la propria attrezzatura e bimbi sfreccianti su sacchi e slittini.

Re Giorgio aveva già praticato lo sci in gioventù, allorquando aveva preso parte a numerose esercitazioni militari in alta quota sulle Alpi; tuttavia, quella era la prima volta che lo avrebbe fatto esclusivamente per svago.
Il tempo trascorse in fretta e furia e l’arrivo del crepuscolo coincise con il ritorno del sire in stazione.

Per il monarca fu una giornata meravigliosa che ricordò sempre come una tra le più felici di tutta la sua vita.
Quanto si era divertito a scendere con agilità le piste più facili e quanto si era inorgoglito ad affrontare quelle più ripide e meno battute! 
Inoltre, risale ad allora il suo primo incontro con il saggio Mastro Tonio.
Ritrovatisi insieme sulla seggiovia, nonostante fossero sconosciuti l’uno all’altro, i due si sorrisero, si abbracciarono e chiacchierano come due vecchi amici per tutto il tragitto.

Non conosciamo cosa si dissero quel giorno, ma sappiamo che da allora tra loro nacque una delle amicizie più belle, durature e sincere di sempre.

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