Posted in: I luoghi visitati da Maja, Italia, Paesi, borghi e città, Toscana

Radicofani

Radicofani

Maja ricorda una visione avuta in un passato sfumato e confuso tra le mille sue avventure. Una valle verde, bellissima, puntellata da antichi borghi.

La rammenta quando si ritrova davanti alla fortezza di Radicofani, le cui rovine raccontano del lavoro del tempo e di una gloria passata. Le si fa incontro un nobile cavaliere dalla folta barba e dai baffi da sparviero. Le fa una riverenza e si presenta: “Sono il figlio del conte ghibellino Tacco di Ugolino, Ghino di Tacco è il mio nome, brigante di professione, sono al suo servizio splendida fanciulla”. Maja nel vedere quel buffo figuro sorride e arrossisce. Lo ringrazia per l’accoglienza regale che le ha riservato e si mette ad ascoltare la sua storia. Una storia di vagabondaggi e di dolore, una storia di cappa e spada, dai toni tragici, comici ed epici. 
Sembra che il di Tacco fosse noto ai dotti quale brigante buono, e che il suo nome fosse stato spesso usato da squallidi impostori che nulla avevano a che fare con la sua galanteria.
Dà da mangiare alla nostra amica, la porta a visitare il borgo e la alloggia per la notte in una delle locande più confortevoli e calde del paese.
Maja quella notte fa uno splendido sogno; cammina tenendosi per mano con Dafne e Sami tra le rigogliose colline della Val d’Orcia.

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